Area tematica: | Politiche e relazioni industriali | ||||
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Anno: | 2011 | ||||
Tipo di pubblicazione: | Materiali Ires ER | ||||
Autori: | Daniela Freddi; Davide Dazzi; Gianluca De Angelis; Daniele Dieci; Francesco Garibaldo; Loris Lugli; Marco Sassatelli; Giovanni Tani; Volker Telljohann | ||||
Indirizzo: | Bologna | Istituzione: | IRES Emilia-Romagna | ||
Numero: | 15 | Tipo di pubblicazione: | Materiali Ires | ||
Mese: | Luglio | ||||
Abstract: | |||||
n un ambiente economico in cui il cambiamento è rapido, un’impresa è in grado di fare fronte alla concorrenza internazionale solo grazie all’offerta di standard qualitativi elevati per i propri prodotti, ed attraverso la ricerca di competenze che siano distintive.
Per un’area rilevante della letteratura economica gli obiettivi dell’impresa appena evidenziati sono efficacemente perseguibili e risultano sostenibili nel tempo solo attraverso il mutamento dell’organizzazione verso una maggiore e crescente partecipazione dei lavoratori ai processi decisionali e gestionali dell’impresa. Nell’approccio tradizionale alla teoria dell’impresa, questa viene considerata come un’organizzazione governata nel solo interesse di un gruppo particolare di partecipanti, tipicamente i proprietari; le decisioni prese al suo interno sono trattate come il frutto di un processo che mira a realizzare gli obiettivi di tale gruppo. Nell’approccio ivi proposto, l’impresa è invece considerata come una coalizione che vede tra i suoi partecipanti diverse tipologie di portatori di interessi, fra questi i lavoratori ricoprono certamente un ruolo primario accanto alla proprietà e al management sulle decisioni prese all’interno dell’impresa devono concordare, implicitamente o esplicitamente, tutti i membri dell’organizzazione. |
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