Con il numero 10 della rivista, al quarto anno di vita, sulla base di una discussione che ha coinvolto la redazione ed il comitato editoriale, introduciamo i primi cambiamenti che speriamo vengano notati e da voi valutati. In primo luogo, come è già evidente in questo numero, abbiamo pensato di moltiplicare i fuochi di attenzione: non più “il tema in discussione”, bensì più questioni e più terreni di confronto e di riflessione. Ci pare, questo, un modo per evitare un pericolo sempre presente in una rivista, vale a dire quello di trasformarne una parte rilevante in una sorta di piccolo volume monografico. In questo nume-ro troverete, come tematiche affrontate, l’Europa, il territorio e la vita e il lavoro delle donne.
Una seconda variazione, forse più una questione di tono e di sfumature che non di sostanza strutturale, concerne la necessità che sentiamo, in una fase di profonda crisi quale quella attuale, di non interpretare il quadro generale (nazionale e internazionale) come lo sfondo di un primo piano costituito dalla dimen-sione regionale. L’attenzione al contesto regionale – come dimensione territoriale e politico-amministrativa – rimane invariato, e anche per questo il nome della rivista non è mai stato oggetto di discussione. Per questo, più Italia, più Europa, più mondo. Tra l’altro, ad esempio, anche le interviste che continueranno ad aprire la nostra rivista, a partire da questo numero, coinvolgono personalità che agi-scono al di fuori del contesto regionale.
Infine, ci stiamo impegnando a fare in modo che la presenza del sindacato e delle sue varie voci all’interno della rivista emerga con ancora maggiore evidenza. Tra le novità, segnaliamo la presenza di nuovi linguaggi, come quello fotografico e non solo, che ospitiamo a partire da questo numero.
Buona lettura e sosteneteci con nuovi abbonamenti.
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