Research Area: | Welfare and labour | ||||
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Year: | 2015 | ||||
Type of Publication: | Technical Report | ||||
Authors: | Carlo Fontani; Assunta Ingenito; Matteo Regini | ||||
Address: | Bologna | Institution: | Ires ER | ||
Abstract: | |||||
Sono note le ragioni della crisi economica e sociale che ha investito l’Italia e
l’Europa, crisi che non ha risparmiato il nostro territorio. La profondità della crisi
finanziaria e le risposte ad essa date dai governi non ha minimamente ricostruito un
quadro di riequilibrio socio economico. La finanza ha creato la crisi e la finanza
comanda ancora sulla politica, accentuando le disuguaglianze e la redistribuzione
iniqua della ricchezza. Questo processo di disgregazione sociale sta mettendo a
dura prova i processi democratici e gli stessi assetti istituzionali.
Ne sono testimonianza la crisi di rappresentanza delle forze politiche, svuotate
dalla partecipazione nella costruzione delle politiche. Si è venuta via via
affermando una idea di governo della società che non si misura con i processi
globali, complessi ma evidenti, processi che restano affidati a pochi soggetti che si
spartiscono il grosso della ricchezza, mentre ai più restano le briciole. In questo
contesto per le forze sociali come il sindacato confederale non mancano le
difficoltà. Anche per il sindacato dei pensionati, lo SPI di Bologna per la
precisione, dopo anni di crisi e di tagli alla spesa sociale e previdenziale,
nonostante la capacità di stare tra i cittadini con l’iniziativa delle oltre 40 leghe
distribuite su tutto il territorio metropolitano, non mancano le difficoltà a
rappresentare bisogni e speranze di una popolazione anziana che cresce senza che
ci siano politiche adeguate alle sue nuove condizioni economico sociali. Solo
qualche anno fa lo SPI regionale ha svolto una indagine su un campione
significativo dei pensionati della regione, a distanza di qualche anno lo SPI di
Bologna ha deciso di aggiornare in un rapporto diretto con tutti i propri iscritti
(oltre 90.000), una analisi della loro condizione, accompagnata da una serie di
valutazioni con il chiaro intento di coinvolgerli nella definizione delle politiche
contrattuali e organizzative.
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Questo è l’anno della conferenza di organizzazione della CGIL, della
certificazione dell’INPS degli iscritti al sindacato dei pensionati, veniamo da una
stagione di significative mobilitazioni senza però risultati in linea con le attese.
Siamo convinti che non siano sufficienti “buone ricette” se poi non si ha la “forza
di applicarle”. Allora è giusto indagare sulle proprie ragioni, condizioni e speranze,
affinché si possa migliorare la propria azione di rappresentanza sociale. Un primo
risultato è stato raggiunto, oltre 10.000 anziani hanno raccolto l’invito a
partecipare, già questo è un piccolo riconoscimento della nostra azione quotidiana
svolta da centinaia di volontari. Il secondo passaggio sarà quello di indicare il come
rispondere a ciò che la ricerca ci dirà, infine ci sarà la verifica da fare tra qualche
tempo, se abbiamo ben compreso il messaggio della ricerca. |
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Full text:
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