Research Area: | Politics and industrial relations | ||||
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Year: | 2010 | ||||
Type of Publication: | Technical Report | ||||
Authors: | Davide Dazzi; Daniela Freddi | ||||
Address: | Bologna | Institution: | Ires Emilia-Romagna | ||
Type of Publication: | Materiali Ires | ||||
Abstract: | |||||
I cambiamenti in corso nei sistemi produttivi nazionali e locali sono oggetto d’attenzione degli
studiosi interessati agli aspetti microaziendali, sotto la prospettiva di almeno tre dimensioni
fondamentali: quella del cambiamento tecnologico, quella organizzativa e quella dell’ambito delle
relazioni industriali. In particolare, per quanto riguarda il nostro Paese, ci si interroga sulla perdita di competitività che si manifesta, rispetto ai nostri principali concorrenti europei, soprattutto in termini di una più lenta crescita della produttività. Questa comporta, da una parte, una diminuzione della quota di mercato delle nostre esportazioni e, dall’altra, una stagnazione dei salari reali1. Sulla perdita di competitività del nostro sistema industriale e in particolare sulla lenta crescita della
produttività, vi sono sia diagnosi sia rimedi largamente condivisi. Sulle diagnosi, tra i tanti punti, si sono richiamati temi quali la specializzazione della nostra industria in beni e tecnologie mature, la struttura dimensionale troppo contenuta delle imprese, le diseconomie esterne per la bassa qualità delle infrastrutture e, non ultima, la rigidità del mercato del lavoro. Per quanto riguarda i rimedi, sembra esserci un ampio consenso sulla necessità di migliorare la qualità dei servizi di natura
infrastrutturale, di aumentare gli investimenti in ricerca e sviluppo, di innalzare il livello di istruzione della forza lavoro, di abbattere le rendite e, infine, di accrescere la flessibilità del lavoro. |
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Full text:
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